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@beatraveller20

Lesotho – il mio primo viaggio “diverso” – Habitat For Humanity

***For the English Version scroll down ***

Prima parte di spiega – Come fare un viaggio del genere

Ho deciso di iniziare a raccontarmi tramite uno degli ultimi viaggi fatti che si distingue dagli altri, non tanto per la destinazione (al solito remota), quanto per quello che sono andata a fare.

Ma facciamo un passo indietro. Come sono arrivata in Lesotho.

Ero in Vietnam a fare un trekking nelle grotte di Tu Lan (lo racconterò) e, nel gruppo di persone con cui ho fatto questa esperienza c’era un nippo-americano (navy seal se non ricordo male), molto taciturno.

Nelle pause si tendeva a fare due chiacchiere così qualcuno gli ha chiesto: “cosa hai visto prima di venire qui?” e lui ha risposto “ho fatto una settimana vicino a Ho Chi Minh, ho costruito una casa con Habitat”, quasi fosse la cosa più ovvia del mondo.

Essendo rinomatamente curiosa, avrei fatto mille domande, ma il tipo mi metteva un po’ in soggezione, quindi sono rimasta a fissarlo pensando tra me e me che avrei dovuto informarmi su questa roba di “Habitat”.

Naturalmente me ne sono scordata in un lampo lampante ed ho proseguito con le normali programmazioni dei miei viaggi, tra prenotazioni aeree e ricerche di alberghi, posti da visitare, etc.

Poi verso gennaio/febbraio ho letto un articolo su L’Espresso. Non ricordo assolutamente di cosa parlasse (credo che si sia già capito che ho la memoria di un criceto), ma ricordo di aver letto “Habitat”, anzi: “Habitat for Humanity”.

Avevo ritrovato il link.

So che questa parte sembra noiosa, ma ha un senso.

In Italia mi è sempre stato difficile trovare un modo per aiutare che si confacesse a quello che mi piace fare.

Non so infilare un ago in un braccio, non sono proprio qualificata per lavorare per le grandi organizzazioni internazionali che aiutano in giro per il mondo.

Poi, mi va di aiutare, ma non sono quella che parte per due anni come volontario. Non me lo posso permettere. Quindi, fino al momento in cui ho sentito parlare di Habitat, pensavo che il mio aiuto al prossimo dovesse limitarsi nelle donazioni alle classiche associazioni che mi davano fiducia (per me ho scelto UNHCR, Amnesty, Amref e WWF) e che avrei potuto impegnarmi nel sociale in qualche modo (in realtà ho tentato, ma senza enorme sforzo, quindi non sono proprio bravissima ed eccellentissima).

Torniamo a Habitat. L’ho cercata su Internet. Ecco il link (ci si perde un po’ perché si viene indirizzati ad Habitat Europe, mentre il “Globall Village” è su Habitat US - https://www.habitat.org/volunteer/travel-and-build/global-village/trips)

Cosa fa: costruisce case. Spiego.

Mi è piaciuto il modo con cui ti invitano a partecipare:

Ci sono varie opportunità di fare volontariato in giro per il mondo, a seconda della tua area di interesse, compresa la possibilità di costruire una o più case per volta, intervenire per ricostruire dopo disastri naturali, ricostruzioni piccole o grandi, progetti per portare ad efficienza energetica, lavorare con popolazioni vulnerabili come bambini o disabili o viaggi dedicati solo a donne.

La tua partecipazione ad uno di questi viaggi aiuta a supportare gli sforzi di Humanity per il continuo lavoro di costruzione.

Mentre il tuo viaggio durerà una o più settimane, il tuo contributo finanziario, emotivo e fisico può sia cambiare la vita delle comunità in cui lavorerai sia cambiare la tua vita”.

Ecco. Lacrimoni. Cuore accelerato, occhioni a manga giapponese e saldo da divano alla Arale con esclamazione “Sì!!! Lo faccio!!!”.



Io ho faticato un po’ a capire come si faceva a partecipare, quindi vi salto i passaggi e vi guido al modo più veloce per fare l’application.

Se cliccate sul link che ho dato prima:

scendete un po’ nella pagina e trovate “Available Trips”. Potete o scegliere la “Region” di interesse o guardarle tutte. Io, per fare prima, scelgo la regione di interesse. Poi scelgo le date e clicco. Trovate le opzioni per le date (non essendo agenzia di viaggi, non è che vi danno una pletora infinita di opzioni, ma ce ne sono di cose da fare), entrate nella pagina dove c’è tutta la spiega giorno per giorno di quello che si va a fare.

Se ve la sentite, il modo più veloce per fare l’application è quello di contattare il “Group Leader”, la cui email è nella pagina della spiega.

Fatto questo non pensate di fare la valigia e partire. Sono seri, questi. Il Group Leader vi contatterà e capirà se avete i “requisiti giusti”. Niente di drammatico, se hanno preso me.. Non valutano le capacità tecniche, ovviamente, ma la motivazione. Se ti va di farlo. Sul serio (oh, so’ americani, so’ fiscali su queste cose).

Se il Group Leader vi dà ok e se c’è ancora posto, siete dentro e la vostra avventura può iniziare!


English Version

Lesotho – my first “different” kind of trip - Habitat For Humanity

First part – the explanation – How to do this kind of trip

I decided to start writing about my travels from the one that differs from all the others not for the destination (as it is as remote as many others I did), but because of its content

I need to do a step back to explain how I managed to reach Lesotho.

I was in Vietnam doing a trek in the Tu Lan caves (sooner or later I will write about it) and, among the people randomly joining the trek, there was a nippo-american guy (a navy seal if I remember correctly) who was very silent.

In one of the breaks we took during the trek, somebody asked him: “where have you been before Tu Lan?” and he answered “I did a week of built with Habitat near Ho Chi Minh”, as it was the most normal thing to do in the world.

I was curious to know more, I’d have put thousand of questions but the guy put me a little in awe, so I just stared at him, thinking that I would have checked by myself about this “Habitat”.

Obviously I completely and immediately forgot about it and went on planning my trips as usual, booking flights, hotels, etc. etc.

In January/February I read an article on an Italian magazine. I definitely don’t remember what the article was about (I think it’s already renowned that I have no memory at all), but I read “Habitat”, actually: “Habitat for Humanity”.

I found the link.

I know that this part sounds boring, but I write it as in Italy Habitat is almost unknown..

I’ve always found it difficult to find a way to help in a concrete way.

I am not a nurse and I am not qualified to work in the big international organizations that help at a worldwide level.

I am willing to do something but I am not the kind of person who leaves for a couple of years as volunteer. I cannot afford that.

So, until I heard from Habitat, I thought I could help only thru the “classical” donations to the NGOs that – somehow – I could trust (personally I chose UNHCR, Amnesty, Amref and WWF) and that I could do something locally (even though I didn’t put so much effort in it and – to date – I have miserably failed).

Back to Habitat. I have browsed it. Here’s the link (from Italy it’s difficult to get it immediately by googling it, as the landing page is the Europea none whilst I’ve applied thru the International one, the “Global Village”):

What does Habitat do? Habitat builds houses. Let me explain better.

I liked very much the way they introduce themselves:

“We have various opportunities to volunteer around the world depending on your area of interest, including building one house or many houses at a time, advocating for policy while building, disaster recovery, minor and major home repairs, energy efficiency projects, working with vulnerable populations like children or the disabled, and also trips just for women.

Your participation in one of these trips helps support Habitat’s ongoing homebuilding efforts. While your personal trip may last for a week or more, your financial, emotional and physical contributions can be life-changing for both those in the communities where you work and in your own life for years to come.”

Here you go. Tears. The heart accelerated. Manga eyes, I jumped from the sofa like Arale, exclaiming: “Yeeess! I do it!!!!”



It wasn’t easy to apply from Europe, so I cut it short and tell you how to do it quickly.

Click the link:

scroll the page and find “Available Trips”. You can chose either the “Region” o look thru them all. I just chose the Region. Then you have to chose the dates in which you are available. The options are not numerous (it’s not a travel agency, so, obviously you don’t have thousand of possible locations), enter the page of the suitable date in the Country of interest and you’ll find the page that in detail explains what the project is for and give a complete scheduling of the week.

If you feel you want to do it, the quicker way to apply is to write directly to the “Group Leader”, whose email is in that page.

Once you’ve written, don’t think you can prepare your luggage and just go. These guys are serious. The Group Leader will get in touch with you and will have a chat in order to understand if you’re suitable for the built. Don’t think that it’s so difficult.. remember, they took…me. Actually they do not take in consideration any technical ability (I was able to do nothing), they check your motivation. If you want to do it. If you seriously want to do it (they’re American, they’re serious about that).

If the Group Leader gives you the ok and if there are places available… you’re in and your adventure can start!

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